Sulla Fame non si Specula

Sulla Fame non si Specula

Campagna “Sulla Fame non si Speculaâ€: ora di bilancio

“È necessaria una riforma della finanza che impedisca la speculazione senza regole sui mercati, soprattutto quelli alimentari. Dopo Expo non possiamo lasciare cadere questa sfidaâ€. Lo ha affermato Patrizia Toia, europarlamentare, durante l'incontro Cena in Campagna, promosso da Ipsia del Trentino sulla campagna “Sulla Fame non si Specula†a Milano il 30 ottobre, presso la Cascina Triulza, nel sito di Expo 2015.

L’incontro si è svolto nell’ambito di una giornata dedicata alla cooperazione internazionale trentina, organizzata presso l’esposizione universale dalla Provincia Autonoma di Trento in collaborazione con le associazioni di volontariato e solidarietà internazionale del Trentino. “La nostra provincia ha sostenuto fin dall’inizio la campagna della società civile che chiede regole anti-speculazione sul ciboâ€, ha sottolineato Sara Ferrari, assessora alla Cooperazione allo Sviluppo della Provincia Autonoma di Trento. “La crisi economica iniziata nel 2008 ci ha mostrato quanto possa essere dannosa una finanza senza regole, che metta al centro solo il profitto a ogni costo. Eppure è evidente che non abbiamo ancora tratto tutte le conseguenze da questa lezione, tanto che persino sul cibo è ancora possibile svolgere operazioni speculativeâ€.

Secondo la giornalista Emanuela Citterio, collaboratrice di Ipsia del Trentino e coordinatrice nazionale della campagna “Sulla Fame non si Speculaâ€, anche da Expo, che ha affrontato il tema 'Nutrire il pianeta, energia per la vita' non è scaturito un messaggio chiaro al riguardo. “La Carta di Milano, il testo scritto dal governo italiano che dovrebbe rappresentare l’eredità morale di Expo 2015, non parla della speculazione finanziaria sul cibo né del land grabbing, la corsa per l’accaparramento delle terre in Africa e in Asia da parte di investitori esteri. Eppure entrambi i problemi erano affrontati nel 'Protocollo di Milano', uno dei testi preparatori della Carta, coordinato dalla Fondazione Barilla e al quale avevano partecipato università e associazioniâ€, spiega.

“La politica deve tornare a prendere in mano le questioni della speculazione sui beni alimentari e del land grabbingâ€, ha aggiunto Patrizia Toia. Il momento è cruciale: entro il 2016 il nostro Paese dovrà recepire la direttiva europea MiFID II, il cui obiettivo è rendere più trasparente e regolato il mercato finanziario, soprattutto in riferimento a strumenti come i derivati e i futures, che attualmente vengono usati anche per speculare sulle commodities alimentari. “Questo tema così delicato non può essere lasciato nelle mani dei funzionari e dei tecniciâ€, ha sottolineato la Toia. “Il Governo deve assumersi le sue responsabilità e prendere posizioni chiare in merito. Perché questo possa avvenire la società deve rimanere alle costole delle istituzioni, per incalzarle nel loro compito decisionale affinché si facciano gli interessi delle persone, dell’umanità e non delle multinazionali e delle lobby economicheâ€.

La campagna Sulla Fame non si Specula è un’iniziativa nata nell’Aprile del 2011 da un gruppo di giornalisti, economisti e rappresentanti della società civile che ha via via aggregato importanti sigle del non profit, enti locali e singoli cittadini. Il presidente dell'organizzazione capofila – Ipsia del Trentino - è Fabio Pipinato.

Promuovono la campagna: Ipsia del Trentino, ACLI, Link 2007, Fondazione Banca Etica, INTERVITA, Movimento Consumatori, Unimondo; con l’adesione di: ACRA, Altromercato, Banca Etica, Cesvi, Coldiretti, CoLomba, Focsiv, Ipsia, Legambiente, Mag2 Finance, Mani Tese, Slow Food, Terre di Mezzo, VITA, Volontari per lo sviluppo, WWF; e degli enti locali: Comune di Milano, Regione Lombardia, Provincia autonoma di Trento.

E soprattutto migliaia di cittadini che hanno aderito all’appello e sostengono l’iniziativa! Per saperne di più: www.sullafamenonsispecula.org

  17 Novembre 2015
Centro per la Cooperazione Internazionale
Forum Trentino per la Pace e i Diritti Umani
Osservatorio balcani e caucaso