Il programma del seminario internazionale

Il programma del seminario internazionale

Le istituzioni, la scuola e la societĂ  civile si incontrano per promuovere l'educazione alla cittadinanza mondiale. Il programma.

Costruire processi di apprendimento attivo a favore del cambiamento, dell'impegno personale e dell'azione consapevole per far fronte alle sfide globali sarĂ  il tema centrale del seminario internazionale 'Politiche locali per scuole globali' che si terrĂ  a Trento il 3-4 dicembre prossimi.

Di fronte ad una crisi economica, sociale e culturale senza precedenti la scuola, la società e le istituzioni possono proporsi insieme come il motore per il ripensamento di concetti come cittadinanza, sviluppo, sostenibilità, integrazione e diritti. Per avviare tale processo di trasformazione è necessario quindi rafforzare l'impegno profuso da coloro che sono coinvolti a vari livelli nei processi educativi e formativi.

Nelle nostre societĂ  permangono molti modelli basati sul predominio di una parte sull'altra e gli stessi modelli sono profondamente radicati nella struttura dei sistemi educativi. Tale impostazione conduce a relazioni conflittuali tra individui e popoli, in particolar modo se questi appartengono a culture, religioni, gruppi sociali differenti.

'Separando i soggetti e categorizzandoli, abbiamo creato gerarchie di conoscenza e svalutato altri modi di apprendere. Il distacco che si è creato attraverso questo processo di educazione compartimentalizzata non ci pone in un mondo interconnesso, e per questo non siamo stati capaci di costruire ponti per avvicinare, conoscere e capire gli altri'. Queste sono le premesse indicate nelle 'Linee guida per l'educazione globale' stilate dal Centro Nord-Sud del Consiglio d'Europa.

La Provincia Autonoma di Trento e i suoi 16 partner europei coinvolti nel progetto “Global Schools. Il mondo entra in classe” promuovono l'integrazione trasversale dell'educazione alla cittadinanza mondiale nei percorsi scolastici; la scuola è chiamata quindi a promuovere l'educazione come un processo di apprendimento trasformativo, volto a formare una nuova generazione di cittadini mondiali mossi dai valori di solidarietà, pace, sostenibilità, giustizia, e inclusione.

Le Linee guida del Consiglio d'Europa immaginano un futuro nel quale l'educazione globale 'spostando l'attenzione sulla trasformazione da una cultura di riproduzione e dominazione ad una di partenariato basata sul dialogo e la cooperazione, modifichi le regole economiche stabilite, restaurando la dignitĂ  umana come valore centrale'.

Nel frattempo l'OCSE si interroga su come aggiornare, a partire dal 2018, i parametri internazionali misurati dall'indice di PISA (Programma per la valutazione internazionale degli studenti) per includere una misurazione delle 'competenze globali' degli studenti, ossia la loro consapevolezza sul mondo attuale e la loro capacitĂ  di affrontarne efficacemente le conseguenze delle interdipendenze e della globalizzazione.

Durante l'evento enti ed istituzioni locali, nazionali ed europei a lungo impegnati nella promozione dell'educazione alla cittadinanza mondiale rifletteranno sull'esperienza maturata, le difficoltĂ  affrontate, le soluzioni proposte.

A livello internazionale il Professor Massimo Amadio, Senior Programme Secialists dell'UNESCO, discuterà la proposta della sua agenzia di ripensare interamente il curriculum scolastico per decostruirne l'idea tradizionale quale insieme di piani di studio organizzati in discipline. La proposta è quella di ripensare l'organizzazione delle esperienze di apprendimento, i metodi di insegnamento e di valutazione con l'obiettivo di allontanarsi sempre di più da una visione meramente 'tecnica' dell'educazione ed avviarsi verso la promozione di un insieme di valori di cittadinanza e di modelli di comportamento diversi: 'imparare a rispettare e interagire con persone diverse, sviluppare forti sentimenti di attaccamento alla giustizia sociale, assumere valori di solidarietà e di risoluzione pacifica dei conflitti con tutti, e cambiare le abitudini di consumo al fine di contribuire a proteggere l'ambiente”. (Amadio, Opertti, Tedesco, “Curriculum in the Twenty frist century: challenves, tensions and open questions”, 2014)

Verranno inoltre illustrate le buone pratiche messe in atto per la promozione dell'educazione alla cittadinanza mondiale in Portogallo e in Irlanda mentre con Liisa Jääskeläinen si parlerà del nuovo curriculum scolastico finlandese, rivisto di recente da un lungo processo di rielaborazione che è risultato nell'inserimento trasversale dell'educazione alla cittadinanza mondiale nei percorsi scolastici della scuola primaria.

Importanti spunti di riflessione sulle politiche esistenti in Europa in questo settore saranno anche offerti dalla presentazione dei risultati preliminari della ricerca comparativa condotta all'interno del progetto “Global Schools” sotto il coordinamento del Centro per la Formazione alla Solidarietà internazionale e del Professor Tarozzi dell'Università di Bologna.

A partire da tutte queste e molte altre esperienze, le istituzioni locali riaffermano il loro impegno nella promozione della conoscenza quale strumento di empowerment e di cambiamento sociale, rimettendo al centro del discorso politico due importanti interrogativi: le cittĂ  e le regioni possono contribuire concretamente alla promozione di nuove competenze, mentalitĂ  e valori attraverso l'istruzione? E come possono elaborare politiche che favoriscano il perseguimento degli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile lanciati lo scorso settembre a New York?

Accanto alle sessioni plenarie, i partecipanti lavoreranno insieme in forma laboratoriale per sviluppare strumenti, confrontarsi su metodologie di lavoro, cercare soluzioni che favoriscano l'integrazione dell'educazione alla cittadinanza mondiale nella scuola.

Durante le due giornate di lavoro enti locali, associazioni, il mondo accademico, della scuola e tutti coloro che sono coinvolti o si interessano di educazione, sviluppo, sostenibilitĂ  e cittadinanza potranno condividere le proprie conoscenze, competenze e pratiche per individuare punti di forza, criticitĂ  e per contribuire all'innovazione delle politiche educative a livello locale, nazionale e internazionale.

PROGRAMMA:

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Foto Paul L Dineen

  30 Novembre 2015
Centro per la Cooperazione Internazionale
Forum Trentino per la Pace e i Diritti Umani
Osservatorio balcani e caucaso