BARBARA MONACHESI

BARBARA MONACHESI

APEIRON NEPAL

Arrivo in Nepal per caso. Qui, per le vie della capitale Kathmandu, incontro un bambino di strada che inizia a seguirmi e decide che sono la sua vera mamma. Contemporaneamente conosco Apeiron, che già da anni realizzava progetti a tutela delle donne. Il bambino lascia la strada e inizia ad andare a scuola ed Apeiron mi chiede di seguire i progetti nel piccolo stato himalayano. E mi trovo ancora qui.

Terremoto in Nepal, Barbara ci aggiorna sui danni

In Nepal c'è stato un forte terremoto con molte vittime. Lì, vive una nostra collaboratrice, Barbara Monachesi. Barbara è la responsabile del'Associazione trentina Apeiron in Nepal, il cui presidente è Paolo Piechele. Apeiron ha molti progetti sostenuti dalla Provincia di Trento, contro lo sfruttamento minorile e per i diritti delle donne. Barbara, intervistata dal Tg1, ha telefonato dicendo che sta bene. A lei e alla sua famiglia è stato consigliato di non rientrare in casa per il pericolo di nuove scosse. La sorella è in contatto con Barbara. 

Ecco la testimonianza di Michela, la sorella di Barbara. 

"Appena appresa la notizia della forte scossa di terremoto in Nepal, di magnitudo intorno a 8 scala Richter, il pensiero è subito volato alla mia famiglia nepalese, in primis Barbara, responsabile di Apeiron Trento e Responsabile dell’attività di Apeiron Onlus in Nepal nonché mia sorella, mio cognato e le mie nipotine. Fortunatamente Barbara ha risposto subito alla nostra chiamata. Appena la terra aveva iniziato a tremare lei ed il resto della famiglia avevano cercato riparo sotto il tavolo della cucina e poi, quando finalmente la scossa sembrava terminata, si sono spostati di corsa all’aperto, alla ricerca di uno spiazzo dove poter essere più al sicuro. Gli edifici a Kathmandu, così come in tutto il resto del Nepal, sono costruiti senza seguire alcuna regolamentazione dal punto di vista sismico e solo gli immobili realizzati in epoca più recente, ed in particolare per la popolazione nepalese più ricca, sono stati eretti con l’utilizzo di cemento e non con semplici mattoni uniti per lo più senza neppure l’uso di malta cementizia. Sebbene la casa di Barbara e la sede dell’associazione a Kathamdu non avessero subito danni evidenti,  lei ed il resto della famiglia erano naturalmente molto spaventati dalle scosse che hanno devastati in pochi secondi l’intero paese. A soli pochi passi dalle loro abitazioni, infatti, interi edifici, alcuni dei quali splendidi monumenti patrimonio dell’UNESCO erano caduti a terra cancellando per sempre secoli di storia e portando via con sè tantissime vite umane. Al momento più di 1500". 

Nuovo agggiornamento da Michela Monachesi, che ha sentito poco fa la sorella Barbara a Kathmandu: "Le comunicazioni telefoniche ahimè sono molto limitate. L'elettricità va e viene e la possibilità di ricaricare il cellulare scarseggia, anche perchè, nonostante ora abbia iniziato a piovere, cercano di rientrare in casa il meno possibile. Tutte le donne e i bimbi di CASANepal sono in salvo, ma la struttura è un po' lesionata, anche gli spaccapietre stanno tutti bene ma due casette hanno subito gravi danni. Appena avremo nuove informazioni sui beneficiari coinvolti negli altri progetti vi aggiorno".

Ultimo aggiornamento (27 aprile), Michela Monachesi: "Ho finalmente parlato su skype con Barbara Monachesi e rivisto lei e le nipotine. Sono naturalmente molto stanche e provate, ma la nottata a Kathmandu è andata bene, c'è stata 'solo' una piccola scossa. Barbara e famiglia hanno dormito in casa, sotto al tavolo della cucina. Ora iniziamo a rimboccarci le maniche per aiutare quante più persone possibili colpite da questa enorme tragedia".

Nuovo aggiornamento, 4 maggio: “Vorremmo essere tempestivi ed invece ad oggi, dopo 8 giorni dal terremoto, non siamo in grado di fare arrivare quanto vorremmo. Sono almeno 2.000 le famiglie rimaste senza casa. Lassù è freddo, ma la gente è forte. vuole farcela. E sta pianificando di tornare nei campi e di portare gli animali rimasti ai pascoli. Nonostante le difficoltà logistiche dobbiamo stare loro vicino.
grazie per essere con noi!â€

 

  10 Aprile 2015
Centro per la Cooperazione Internazionale
Forum Trentino per la Pace e i Diritti Umani
Osservatorio balcani e caucaso