Sono nata a Napoli, vivo in Trentino. Laureata in economia e dottorato in diritto internazionale. Amante e studiosa dell’Africa e questa passione mi ha portato a diventare guida safari. Tre anni fa è nato il blog Café Africa con l’obiettivo di raccontare un continente attraverso con occhi positivi, evitando i soliti stereotipi. Ho viaggiato per gran parte del continente africano e ho compreso che occorre puntare più sullo sviluppo che sull’assistenzialismo fine a se stesso.

Il successo del blog Café Africa

Tre anni fa nasce il mio blog – Café Africa – e molto prima la mia malia per l’Africa.

Non so come sia cominciata e quali siano le ragioni, ma circa dieci anni fa, dopo un semplice breve viaggio in Kenya ho sentito che quella terra era la casa del mio cuore. Da quel momento ho cominciato a viaggiare, studiare e approfondire i mille aspetti di un continente che vibra di vita ed è variegato da mille sfaccettature.

Nel corso del mio dottorato di ricerca in diritto internazionale, presso l’Università Federico II di Napoli, ho cercato di approfondire le problematiche delle popolazioni autoctone africane in relazione alla salvaguardia dei diritti umani e delle culture tradizionali. In seguito ho collaborato con numerose riviste affrontando differenti aspetti economico-sociali del continente africano.

Ma gli spazi per tali argomenti non sono mai ampi, da lì la decisione di aprire un mio blog – www.cafeafrica.it - nel quale scrivere liberamente di Africa, cercando di tracciare un profilo differente di una terra troppo spesso oggetto di pregiudizi, soprattutto da parte dei media. Uno spazio, quindi, in cui narrare dei progressi economici delle varie regioni e delle ricchezze naturalistiche e culturali. A ciò si affianca una sezione di diari di viaggio personali che raccontano con brevi pennellate, come piccole cartoline, luoghi, momenti e sensazioni che raccolgo quando sono in giro per il continente.

Nel mio percorso di esplorazione della mia terra adottiva ho spesso cercato esperienze di volontariato per riuscire a entrare in contatto con la società comune e vera di alcuni paesi e per capire in fondo l’anima e i problemi della sua gente. Così quando arrivo a Trento, appena trasferita da Napoli, l’incontro con il Centro per la Formazione alla Solidarietà Internazionale che offriva un corso sul tema della cooperazione internazionale è stato illuminante per approfondire temi a me cari e per connettermi con persone con motivazioni e desideri simili ai miei.

Di tutto il corso il concetto principe, che più di ogni altro ha segnato il mio modo di approcciare ai contesti, è stato apprendere ad ascoltare l’altro e dare aiuto solo se richiesto. Non siamo i paladini del bene, come purtroppo tendiamo a pensare. È la gente del luogo che conosce i propri bisogni e noi come semplici angeli custodi possiamo mettere a disposizione risorse e conoscenze per un loro benessere.

  11 Marzo 2015
Centro per la Cooperazione Internazionale
Forum Trentino per la Pace e i Diritti Umani
Osservatorio balcani e caucaso