Il quaderno del destino
Lungo la via dei sogni spezzati si consuma l’infanzia dei bambini del Diablo. Intorno a loro una periferia sofferente, colorata come una giostra e subdola più di un labirinto. Un destino già scritto per Joaquin e Thalia, se non fosse per un misterioso quaderno rosso e per la tenacia di donna Brenda, pronta a nascondersi nelle foreste del Nord pur di tenerli al sicuro, anche a costo di affrontare rancori antichi quanto la guerra civile. A fare da cornice un Nicaragua popolato da bande senza scrupoli ed eroi per nulla straordinari, in mezzo a una natura mozzafiato, tra cascate e miniere d’oro.
Una struggente storia d’amicizia, perdono e riscatto, senza tempo né latitudine, intrisa di polvere, caffè e umanità .
L’irresistibile richiamo di un passato oscuro che sembra non lasciare scampo e di un futuro che farà di tutto per essere riscritto.
Bastano un quaderno e una matita per cambiare il destino di un bambino?
Forse no, ma di sicuro sono un prezioso asso nella manica da giocare nella partita contro il sottosviluppo e la povertà . E’ questa la convinzione che mi ha accompagnata durante i miei viaggi a Waslala in Nicaragua nel 2011 e nel 2013, rafforzandosi davanti alla storia di Erik, che ha nove anni e sogna di fare il dottore, ma da quando è nata la sorellina alle elementari non mette più piede, perché ora deve occuparsi di lei.
I protagonisti del mio nuovo libro Il quaderno del destino (Prospettiva ed., 2015) sono generosi, imprevedibili e complicati come le variopinte metropoli latinoamericane, ma le loro piccole grandi vicende personali che s’intrecciano, si scontrano e si perdono nella storia con la “S” maiuscola non hanno tempo né latitudine e si trasformano nel ritratto di un’umanità dolente, ma non domata, che ha perso tutto tranne sé stessa. Togliendo gli ispanismi Joaquin e Thalia potrebbero diventare i piccoli abitanti di uno slum indiano, una favela brasiliana o forse addirittura una periferia nostrana. Potrebbero essere i nostri nonni, perché la lotta per la giustizia, l’amore, il rispetto e la dignità è vecchia come il mondo…e combatterla con un quaderno e una matita in mano è decisamente più sicuro, duraturo ed efficace!
Edizioni Prospettiva Editrice, 2015, Euro 12