KATIA MALATESTA

KATIA MALATESTA

RELIGION TODAY

Nata a Pisa, dove ho conseguito il dottorato di ricerca in Storia delle arti visive, da oltre dieci anni vivo a Trento e mi occupo di cultura e organizzazione di eventi. Lavoro presso la Soprintendenza per i beni culturali e sono direttrice artistica (volontaria) di Religion Today, festival internazionale di cinema delle religioni per una cultura del dialogo e della pace (www.religionfilm.com). Sono tra i membri del Consiglio del Forum Trentino per la Pace e i Diritti umani e del coordinamento nazionale di Religions for Peace.

Dialogo interreligioso: Ameluk al San Marco di Trento

C’era una volta la commedia all'italiana. Quella di Zampa e Monicelli, di Alberto Sordi e Vittorio Gassman, con la sua ibridazione di farsa e di tragedia, di riso e di denuncia, anche amara, delle caratteristiche disfunzioni del Bel (?) Paese.

Ci sono, oggi, i cine-panettoni, con il loro collaudato strumentario di comicità a buon mercato che troppo spesso ha contribuito ad alimentare visioni stereotipate e caricaturali delle diversità sociali, culturali, etniche e religiose. Ma ci sono anche registi e produzioni che contro ogni scorciatoia e strettoia commerciale si cimentano nell’impresa tutt’altro che banale di recuperare la più autentica tradizione della commedia ‘Italian style’ per indagare le questioni sociali dell’oggi, a cominciare da quella sempre più inderogabile del confronto-scontro tra fedi e culture diverse.

È il caso di Mimmo Mancini e della compagine di vecchi e nuovi cittadini che, con tenacia, ha realizzato e distribuito il lungometraggio “Amelukâ€, gran premio della giuria internazionale dell’ultimo Religion Today Filmfestival, ora scelto per la chiusura del  cineforum “Sguardi sull'altro†organizzato da Cinformi, Centro Informativo della Provincia autonoma di Trento, nell’ambito del progetto “Conosci–miâ€, cofinanziato dal Ministero dell’Interno e dal Fondo europeo per l'integrazione dei cittadini di Paesi terzi. 

L’appuntamento, in programma il prossimo giovedì 28 maggio alle ore 20.30 presso il Teatro San Marco di Trento, con il commento dell’antropologo Duccio Canestrini, segue da presso l’uscita nelle sale del film, “tratto da una storia che potrebbe essere veraâ€. È Venerdì Santo e in un paesino della Puglia tutto è pronto per la Via Crucis, ma l’interprete di Gesù, il parrucchiere Michele, si siede sulla corona di spine. Lo sostituisce, su richiesta dell’amico prete, il tecnico delle luci, Ameluk; ma è un musulmano. La notizia fa il giro del mondo. Tra momenti drammatici e situazioni esilaranti, “Ameluk†rilegge dunque l’antica diatriba tra cristiani e ‘infedeli’ (e viceversa)  nel contesto di un piccolo centro della provincia italiana, tra la piazza, la chiesa, il Bar Italia e lo Shawarma, punto di ritrovo della piccola comunità araba del paese. E lo fa mettendo a nudo con precisione chirurgica, ma con vera allegria e senza eccessi didascalici, quel mix di luoghi comuni, pressapochismo, sospetti e pregiudizi che appesantiscono la non facile sfida della convivenza in un contesto sociale in forte mutamento.

  25 Aprile 2015
Centro per la Cooperazione Internazionale
Forum Trentino per la Pace e i Diritti Umani
Osservatorio balcani e caucaso