Il Tavolo per il Nepal è stato costituito dalla Provincia autonoma di Trento con le associzioni di volontariato internazionale che da anni operano in quello Stato e con le istituzioni impegnate nei soccorsi. Il Tavolo coordina gli interventi umanitari.

Accordo di solidarietà, parte raccolta fondi con organizzazioni economiche, sindacati, Federazione trentina delle Cooperative e Consorzio Comuni

Accordo di solidarietà, parte raccolta fondi con organizzazioni economiche, sindacati, Federazione trentina delle Cooperative e Consorzio Comuni

 Il conto corrrente. Dopo il terremoto in Nepal, il Trentino si è prontamente mobilitato. La Provincia ha stanziato 50mila euro. Con l’Accordo di solidarietà, si è avviata una campagna di raccolta fondi in accordo con associazioni imprenditoriali, sindacali, associazioni di volontariato internazionale e comuni trentini. È possibile dare il proprio contributo, versandolo sul conto corrente IBAN IT 12 S 02008 01820 000003774828 presso UniCredit spa, causale "Fondo Nepalâ€.

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Accordo di solidarietà. Prosegue in tutto il Trentino la raccolta di fondi a favore del Nepal colpito dal terremoto. Finora sul conto corrente aperto dalla Provincia - IBAN IT 12 S 02008 01820 000003774828 presso UniCredit spa, causale "Fondo Nepal" - sono stati raccolti 96.656 euro. La campagna di solidarietà, alla quale sarà data visibilità anche in occasione del Festival dell'Economia, è sostenuta, oltre che dalla Provincia Autonoma di Trento, dalle organizzazioni imprenditoriali, della cooperazione e del settore agricolo, sindacati ed enti locali che hanno sottoscritto stamane l'"Accordo di Solidarietà per interventi di emergenza in Nepal" finalizzato appunto alla raccolta di fondi per sostenere le popolazioni colpite dal terremoto del 25 aprile scorso. Sarà una commissione tecnica, costituita nell'ambito del Tavolo per il Nepal, a valutare e decidere l’impiego delle risorse raccolte dal Fondo, selezionando alcuni progetti d'intervento proposti dalle associazioni di volontariato trentine. All'Accordo hanno aderito, accanto alla Provincia che ha già messo a disposizione 50.000 euro, le seguenti organizzazioni: Consorzio dei Comuni Trentini, Associazione degli Industriali della Provincia di Trento, Federazione Trentina della Cooperazione, Unione Commercio Turismo e Attività di servizio, Confesercenti del Trentino, Associazione Artigiani e Piccole Imprese del Trentino, Associazione Albergatori della Provincia di Trento, C.G.I.L. del Trentino, C.I.S.L. del Trentino, U.I.L. del Trentino, Coldiretti Trento, Confederazione Italiana Agricoltori, Confagricoltura del Trentino, Associazione Contadini Trentini. Hanno altresì aderito le seguenti associazioni: SAT, Caritas tridentina, Apeiron, Asoka, ASIA Trento, Fondazione senza frontiere, Trentino for Tibet, Gruppo autonomo volontari per la cooperazione e sviluppo terzo mondo, Raffaella Piva Fund, Ciao Namastè, SOS Villaggi dei bambini, Sulle strade del mondo, Amici trentini, Centro per la formazione alla solidarietà internazionale. I lavoratori, i datori di lavoro nonché i cittadini singoli o associati del Trentino potranno far confluire i propri contributi nel Fondo di solidarietà Terremoto Nepal. L’adesione al Fondo, mediante l’effettuazione del versamento, è libera e volontaria.
Il contributo volontario del lavoratore è pari al compenso spettante per una o più ore di lavoro. Per i dipendenti delle amministrazioni pubbliche il contributo può essere determinato, in base alle esigenze organizzative delle amministrazioni stesse, anche in quote pari a 10 EURO ciascuna. I datori di lavoro effettueranno la trattenuta sulla base di un’espressa dichiarazione di adesione all’iniziativa da parte dei lavoratori interessati, che costituisce delega ad effettuare la trattenuta. Il contributo volontario del datore di lavoro è indicativamente pari alla somma complessivamente versata dai lavoratori propri dipendenti. Nel Fondo potrà inoltre confluire il contributo volontario degli amministratori dei soggetti pubblici e privati che aderiscono all’iniziativa nonché
degli amministratori e dei lavoratori degli enti pubblici strumentali e delle società controllate appartenenti al sistema pubblico della Provincia.

 

Giunta provinciale. Accordo di solidarietà: parte la raccolta fondi con organizzazioni economiche, sindacati e Consorzio dei Comuni. Il Trentino torna a mobilitarsi per contribuire a risollevare questo popolo fortemente colpito. Vicini al Nepal i trentini lo sono sempre stati e Langtang, sulla via dei trekking d'alta quota, è una ferita aperta anche per noi: lì sono morti, assieme a tanti nepalesi, Oskar Piazza, Renzo Benedetti e Marco Pojer. E' anche nel loro nome, dunque, che la Provincia autonoma di Trento ha deciso, con il Consorzio dei Comuni, le organizzazioni datoriali e i sindacati di attivare un "Fondo di solidarietà terremoto Nepal 2015", utilizzando allo scopo il conto corrente già aperto dalla Provincia, nel quale confluiranno i contributi volontari versati dai lavoratori. L'aiuto dei dipendenti sarà pari a 1 o più ore della retribuzione o versato in quote di 10 euro e l’equivalente contributo volontario dei datori di lavoro. Le iniziative da finanziare con le somme raccolte - fino ad ora sono stati raccolti 46.655 euro ai quali vanno aggiunti i 50.000 euro versati dalla Provincia - verranno individuate da una commissione tecnica nominata nell'ambito del Tavolo Nepal promosso dalla Provincia e costituito dalle associazioni trentine di solidarietà internazionale operanti in Nepal, dalla SAT, dalla Caritas e dal sistema della protezione civile.

 

Terza riunione Tavolo del Nepal, 13 maggio. L’assessora cooperazione allo sviluppo ha fatto il punto della situazione:

- al Servizio per la solidarietà della Pat sono arrivate tre proposte progettuali, da parte di Raffaella Piva Fund, SOS Villaggi del fanciullo, Trentino for Tibet.

- è stato realizzato il previsto incontro tra le parti sociali (associazioni di categoria e sindacati) e il Consorzio dei Comuni trentini. Martedì 19 maggio sarà sottoscritto un Accordo per la raccolta fondi. Si prevede di concludere la raccolta entro luglio/agosto prossimi. L’Accordo istituisce una Commissione tecnica. La Commissione avrà il compito di definire la destinazione dei fondi raccolti.

 

La seconda riunione del Tavolo del Nepal, costituito dalla Provincia di Trento con le organizzazioni e associazioni di solidarietà, ha rimarcato l’impegno per l’aspetto prioritario della raccolta fondi. Non solo. In questo momento non appare utile dare avvio a campagne di raccolta di altro tipo. In seguito saranno valutata anche questa possibilità, ma per ora è meglio puntare su altri aspetti organizzativi e di aiuti.

L'assessora provinciale alla cooperazione allo sviluppo ha sottolineato come sul conto aperto dalla Provincia di Trento, oltre ai 50mila euro stanziati dalla giunta provinciale, sono già stati versati oltre 7mila euro da parte di donatori privati. Il Tavolo si riaggiornerà martedì 12 maggio.

In questi giorni, ha spiegato inoltre l'assessora, si completeranno i confronti con le parti sociali per definire le modalità con cui lavoratori e aziende potranno dare un sostegno alla raccolta di denaro. L'accento è sull'esigenza di coordinare le iniziative, senza per questo vincolare le attività intraprese in autonomia dalle associazioni, e di canalizzare le risorse raccolte verso le priorità individuate dal Tavolo.

Le iniziative del Tavolo sono coordinate dal Servizio Emigrazione e solidarietà internazionale della Provincia. Per informazioni e contatti: telefono 0461.493441 - mail serv.emigr-sol.int@provincia.tn.it.

La Provincia ha già aperto a questo scopo un conto (IBAN IT 12 S 02008 01820 000003774828 causale “Fondo Nepal†presso l'Agenzia Trento Galilei - Via Galilei 1 di UniCredit spa) e stanziato 50mila euro.

Ecco l’elenco delle associazioni presenti all'incontro: Villaggio SOS, Unicef Trentino, CFSI, SAT, Raffaella Piva Fund, Sulle strade del mondo, Apeiron, Fondazione senza frontiere, Gruppo autonomo volontari, Asoka, Ciao Namastè, Caritas.

Prima riunione del Tavolo del Nepal. Servono innanzitutto finanziamenti per i terremotati nepalesi. I soldi saranno gestiti da organizzazioni umanitarie, associazioni di volontariato internazionale, da enti pubblici e dalla Protezione civile, che si stanno prodigando nei soccorsi. Serviranno per acquistare cibo, soprattutto riso e lenticchie, componenti fondamentali della dieta locale, ma anche medicinali e ripari, come tende. E tanta acqua, fondamentale, non solo per bere, ma anche per i bisogni primari delle persone, per evitare epidemie. I beni da acquistare sono già presenti in Nepal. Dunque, una buona organizzazione sul luogo può far fronte all’emergenza molto più efficacemente con un sostegno adeguato. Inoltre, le strutture, costruite anche con il sostegno della Provincia di Trento e delle associazioni di volontariato potranno essere adibite, in questo momento, per scopi umanitari.

 

  

  20 Maggio 2015
Centro per la Cooperazione Internazionale
Forum Trentino per la Pace e i Diritti Umani
Osservatorio balcani e caucaso