Stop ai minerali insanguinati

Stop ai minerali insanguinati

La Ue chiede alle aziende che importano, lavorano e utilizzano stagno, tantalio, tungsteno e oro di certificare i loro prodotti. In quella decisione un po’ di merito va anche al Trentino: tremila studenti a Rovereto hanno marciato contro i Signori delle miniere, mentre il Coordinamento associazioni della Vallagarina per l'Africa ha appoggiato la marcia di John Mpaliza per tagliare i ponti con i Signori della guerra.

L’assemblea di Strasburgo ha approvato, in prima lettura, un testo in cui si auspica l’obbligatorietà per le imprese di certificare la proveniente dei minerali utilizzati nei beni di consumo. La prima proposta prevedeva che l’autocerticazione fosse volontaria, ma per gli eurodeputati non andava bene e non si garantiva che il business “non alimentasse conflitti e violazione dei diritti umani nelle zone di conflittoâ€. Da qui la bocciatura della proposta della Commissione Ue e l’approvazione di un testo contrapposto che impone la certificazione obbligatoria. È una prima vittoria per introdurre la tracciabilità per le 800mila imprese della Ue che utilizzano i quattro minerali per produrre componenti elettronici, televisori, telefoni e tablet. Adesso si attende l’approvazione finale del testo. Stagno, tantalio, tungsteno e oro finiranno, se il testo sarà approvato in via definitiva, sotto osservazione e la provenienza sarà tracciata, fino all’utilizzazione finale in molti prodotti di consumo in Europa, in particolare nei settori dell’industria automobilistica, dell’elettronica, aerospaziale, dell’imballaggio, delle costruzioni, dell’illuminazione, dei macchinari industriali, così come nella gioielleria.

Per i deputati europei occorre tenere sotto controllo tutte le “aree affette da conflitto e ad alto rischioâ€, caratterizzate da “violazioni diffuse e sistematiche dei diritti umaniâ€. Gli esempi più evidenti sono la Repubblica Democratica del Congo e la regione dei Grandi Laghi.

Ma Yannick Jadot, vicepresidente della commissione sul commercio dell’Europarlamento, parla di un voto “contro il cinismo e l’ipocrisiaâ€. La nuova norma, che ora dovrà passare al vaglio dei diversi stati membri, ha spiegato Jadot “è un’ottima notizia per tutte le popolazioni vittime dei conflitti alimentati dai ‘minerali di sangueâ€.

Anche il Trentino ha fatto la sua piccola parte nella battaglia contro i minerali insanguinati. Tremila studenti hanno marciato a Rovereto contro i minerali insanguinati, mentre il Coordinamento associazioni della Vallagarina per l'Africa ha appoggiato di John Mpaliza, il quale ha ricevuto in queste ore un messaggio dell’ex ministro Cécile Kyenge: “Carissimo John, grazie di tutto per il tuo lavoro ed il tuo impegno. In questi anni hai percorso a piedi distanze enormi, denunciando gli abusivi e le violenze in RDCongo dei ‘conflict minerals’. Abbiamo vinto in Aula una battaglia importantissima. Ha prevalso il voto della coscienza e della responsabilità, oltre l’appartenenza politica. Una coscienza e una responsabilità che sono stati più forti delle indicazioni di voto e delle pressioni esterne degli interessi in gioco. Oggi abbiamo compiuto un grande passo in avanti, con una piena assunzione di responsabilità dell’Europa rispetto ai ‘minerali del conflitto’. I nostri tablet, cellulari e computer non possono più essere macchiati del sangue di migliaia di persone innocenti, nell’indifferenza dell’Europa. Con questo regolamento l’intera filiera dovrà certificare la provenienza dei minerali immessi nel commercio, evitando che i proventi siano utilizzati per alimentare guerre e conflitti ‪#‎approvato ‪#‎certificazioneobbligatoria ‪#‎mineraliresponsabiliâ€.

John Mpaliza è partito da Reggio Emilia il 3 maggio scorso e finirà la sua marcia a Helsinki a metà ottobre. “Appena c’è stato il voto a nostro favore mi sono sentito al telefono con Gianni Pittella, eurodeputato del Pd e vicepresidente vicario del Parlamento europeo: abbiamo gioito, anche se questo è solo il primo round, dobbiamo vincere la battaglia. Ora sono in marcia da Asiago a Bassano del Grappa ma c’è un temporale impossibile. In questi giorni sono stato a Rovereto alla quarta marcia della legalità, solidarietà e pace, quest’anno dedicata al Congo e contro lo sfruttamento minerario dei Signori della guerra. C’erano 2mila studenti, è stato emozionante parlare davanti alla Campana. Adesso la mia marcia proseguirà ancora più decisa per arrivare alla vittoria finale e spero di incontrare parlamentari di vari Paesi, dove passerò, per sensibilizzali sul tema, perché non dobbiamo abbassare la guardia e non dobbiamo permettere che le multinazionali la facciano francaâ€.

  21 Maggio 2015
Centro per la Cooperazione Internazionale
Forum Trentino per la Pace e i Diritti Umani
Osservatorio balcani e caucaso