
Sole e vento per energie alternative
Ad Haiti, sole, vento e terra buona non sono mai mancati. Ora, non riscalderanno solo le splendide spiagge bianche ma saranno una fonte economica per l'isola.
Il video del ProgettoMlal e la sfida di 75mila contadini per il futuro del loro Paese.
di Federica Manfrini
Ad Haiti, sole, vento e terra buona non sono mai mancati. Eppure, nel corso degli ultimi decenni, l’impossibilità concreta di trasformare queste ricchezze naturali in fonti di energia rinnovabili ha contribuito a un progressivo e rapido impoverimento della sua popolazione e reso il Paese quanto mai vulnerabile agli agenti atmosferici e alle catastrofi naturali. E tutto questo perché, a partire dalle comunità rurali, già tradizionalmente escluse da qualsiasi opportunità di sviluppo economico e progresso tecnologico, gli haitiani hanno necessariamente fatto dello sfruttamento incontrollato di boschi e piante un mero mezzo di sopravvivenza.
Ormai, a fronte della mancanza di risorse economiche proprie e di politiche di investimento nazionali, soltanto il rimboschimento e/o un disboscamento controllato, nonché l’introduzione di fonti alternative di energia e la relativa formazione dei contadini, veri custodi dell’ambiente, potranno incidere sul cambiamento di mentalità e di comportamento.
Ed è appunto su questa sfida che i 75 mila contadini del comune di Hinche, nel dipartimento centrale del Paese, stanno provando a ricostruire adesso le proprie comunità , che vivono di piccole economie. Agricoltori sostenuti dal Movimento nazionale dei contadini (MPP), con il contributo di Mlal Trentino, Fondazione Cdf (Climate and Development Foundation) e Provincia di Trento.
Gli haitiani stanno ridisegnando il futuro nel loro Paese.