Sulla fame e sulle terre non si specula, mozione al Senato

"L'Organizzazione delle Nazioni Unite per l'alimentazione e l'agricoltura (FAO) ha diffuso lo scorso 27 maggio il nuovo rapporto sullo stato dell'insicurezza alimentare nel mondo, dal quale si evince che, a tutt'oggi, circa 800 milioni di persone sono a rischio di denutrizione, con particolare rilevanza del disagio nell'Africa sub-sahariana e nel Medio Oriente, dove il numero delle persone che soffrono per la fame è addirittura in crescita rispetto al 1990...".

Comincia così la mozione presentata al Senato dal gruppo misto.

Ipsia del Trentino è capofila a livello nazionale per la campagna su questi temi. La mozione chiede al governo di assumere impegni precisi per tutelare il diritto al cibo dalla speculazione e sul land grabbing, mettendoli come riferimento anche nella Carta di Milano su Expo.

Ecco alcuni passaggi della mozione, che trovate in allegato.

"I rapporti delle principali Agenzie internazionali e delle Organizzazioni non governative concordano nell'individuare, quale elemento di assoluto rilievo nel determinare lo stato di permanente insicurezza alimentare, le dinamiche osservate nel mercato delle principali materie prime alimentari, con particolare riferimento alle impennate dei prezzi registrate nel corso del 2008, del 2010 e del 2012 e agli effetti nei paesi più vulnerabili delle repentine oscillazioni degli indici di riferimento per gli acquisti dei prodotti agricoli;

- l'analisi specialistica dei mercati dei prodotti alimentari ha in particolare evidenziato che una componente tutt'altro che secondaria nell'amplificare le improvvise esplosioni dei prezzi è rappresentata dal crescente investimento su strumenti finanziari derivati (futures, swap, opzioni, ETC) legati alle materie prime agricole, con un raddoppio dei flussi investiti fra il 2006 e il 2011, e l'ingresso di grandi operatori internazionali non direttamente interessati al commercio di mais, frumento, riso, cacao o caffè, ma prevalentemente alla speculazione a breve termine sulle quotazioni internazionali di tali prodotti;

- in particolare nell'Unione Europea, dopo un approfondito dibattito nelle istituzioni comunitarie, si è pervenuti all'approvazione della Direttiva 2014/65/UE del Parlamento europeo e del Consiglio, del 15 maggio 2014 (MIFID II), con la quale si è introdotto il principio della necessità di regolamentazione e vigilanza sul mercato dei derivati sui prodotti agricoli, per evitare che la leva finanziaria possa accentuare la volatilità dei prezzi;

- particolare preoccupazione è stata espressa dalle Organizzazioni non governative e dalla stessa FAO anche per il forte incremento del fenomeno dell'accaparramento dei terreni agricoli (land grabbing) nei paesi in via di sviluppo da parte di compagnie multinazionali private che affittano o acquistano grandi estensioni coltivabili sottraendole al controllo delle comunità locali, fenomeno anch'esso collegabile alle previsioni di crescita dei prezzi delle materie prime alimentari e alle dinamiche dell'investimento finanziario;

- tra il 2008 e il 2014 circa 56 milioni di ettari di terreni agricoli, equivalenti all'estensione della Francia, sono stati accaparrati da investitori stranieri, con particolare concentrazione nell'Africa sub-sahariana, nel sud-est asiatico e in America latina ed una evidente coincidenza territoriale con aree dove già si manifestano i fenomeni di denutrizione;

- le aree agricole acquisite dalle grandi compagnie internazionali sono prevalentemente destinate a progetti di sviluppo di colture per biocarburanti o da esportazione, sottraendo risorse preziose per l'agricoltura familiare locale, con un impatto negativo sulla capacità di produrre cibo rivolto al sostentamento delle popolazioni in stato di insicurezza alimentare;

 - sono stati inoltre evidenziati a più riprese, anche dalla Agenzie internazionali, casi di accaparramento di terre che avvengono senza alcuna preventiva informazione delle comunità locali, con evidente violazione dei diritti acquisiti dai piccoli produttori e con l'innesco di fenomeni migratori e conflitti sociali connessi alla intervenuta scarsità di risorse agricole accessibili;

- la Commissione Agricoltura del Parlamento europeo ha reso noto il 9 giugno scorso il contenuto di un rapporto di ricerca (IP/B/AGRI/IC/2014-069) sull'esistenza e sulle caratteristiche del fenomeno del land grabbing nel territorio dell'Unione, dal quale si evince che dinamiche analoghe a quelle sopra descritte interessano anche i terreni agricoli di alcuni paesi comunitari, con crescente pregiudizio dell'attività della piccola agricoltura familiare"

La mozione, alfine, impegna il governo prché siano assunte tutte le decisioni per evitare la speculaazione sui prezzi dei prodotti agricoli e contro l'accaparramento delle terre (leggi l'articolo di Monica Stringari).

 

 

Fame1
  10 Giugno 2015
Centro per la Cooperazione Internazionale
Forum Trentino per la Pace e i Diritti Umani
Osservatorio balcani e caucaso