FABIO PIPINATO

FABIO PIPINATO

COOPERANTE

Laurea in Scienze Politiche–relazioni internazionali. Ho avuto l’opportunitĂ  di fare cooperazione internazionale in Rwanda e in Kenya nel progetto di riforestazione Tree is Life (Albero è vita) ove attualmente sono il Public Relation Officer. Il progetto ha avuto come testimonial Wangari Maathai che l’anno successivo (2004) è diventata “Premio Nobel per la Pace”. Ho curato la segreteria organizzativa Unip e, nel passaggio di millennio, la comunicazione della campagna Sdebitarsi. La campagna ha coinvolto, tra gli altri, Bono Vox degli U2 nel Festival di San Remo (anno 2000). Nello stesso periodo ho coniato e registrato il marchio “World Social Forum” che, ancor oggi, dĂ  il nome al piĂą grande raduno mondiale di movimenti di societĂ  civile a Porto Alegre. Primo direttore di Unimondo, nodo italiano di OneWorld. Un portale che parla di pace, sviluppo e ambiente e che conta, solo su facebook, piĂą di 80.000 fan. GiĂ  presidente di MandacarĂą, faccio parte del Comitato Scientifico Polemos e sono stato vicepresidente del Centro di formazione alla SolidarietĂ  Internazionale di Trento. Sono membro di presidenza delle ACLI Trentine. Attualmente sono presidente di Ipsia del trentino (Istituto Pace Sviluppo Innovazione Acli) e CTA Trentino (Centro Turistico Acli).

In arrivo i nuovi obiettivi di sviluppo sostenibile

A partire da settembre 2015, a seguito dell’approvazione dell’Assemblea generale delle Nazioni Unite, gli Obiettivi di sviluppo del millennio (MDGs) verranno sostituiti dagli Obiettivi di sviluppo sostenibile (SDGs).

Nati dalla Conferenza sullo Sviluppo Sostenibile Rio+20, gli SDGs si apprestano ad essere il risultato di un processo che, prevedendo la più ampia partecipazione di Istituzioni statali, organizzazioni della società civile, accademici e scienziati, è riuscito a ripensare gli Obiettivi del Millennio in un ottica di lungo periodo e a centrare l’attenzione dell’agenda globale sullo sviluppo sostenibile.

Il gruppo di lavoro delle Nazioni Unite incaricato dell’elaborazione dei “nuovi” obiettivi globali post 2015 ha stilato, ad oggi, una lista di 17 intenti da realizzare entro il 2030:

  1. Sradicare la povertĂ  estrema, ovunque e in tutte le sue forme,
  2. Porre fine alla fame, realizzare la sicurezza alimentare e garantire adeguato nutrimento per tutti, promuovere l’agricoltura sostenibile,
  3. Realizzare condizioni di vita sana per tutti e a tutte le etĂ ,
  4. Fornire un’educazione di qualità, equa e inclusiva, e opportunità di apprendimento permanente per tutti,
  5. Realizzare l’eguaglianza di genere, l’empowerment delle donne e delle ragazze ovunque,
  6. Garantire acqua e condizioni igienico-sanitarie per tutti in vista di un mondo sostenibile,
  7. Assicurare l’accesso a sistemi di energia moderni, sostenibili, sicuri e a prezzi accessibili per tutti,
  8. Promuovere una crescita economica sostenuta, inclusiva e sostenibile nonchè il lavoro dignitoso per tutti,
  9. Promuovere un processo d’industrializzazione sostenibile,
  10. Ridurre l’ineguaglianza all’interno e fra le Nazioni,
  11. Costruire cittĂ  e insediamenti umani inclusivi, sicuri e sostenibili,
  12. Promuovere modelli di produzione e consumo sostenibili,
  13. Promuovere azioni, a tutti i livelli, per combattere il cambiamento climatico,
  14. Garantire la salvaguardia e l’utilizzo sostenibile delle risorse marine, degli oceani e del mare,
  15. Proteggere e ripristinare gli ecosistemi terrestri e arrestare la perdita di biodiversitĂ ,
  16. Rendere le societĂ  pacifiche e inclusive, realizzare lo stato di diritto e garantire istituzioni effacaci e competenti,
  17. Rafforzare e incrementare gli strumenti di implementazione e la partnership globale per lo sviluppo sostenibile.

 La comunitĂ  internazionale, comprese le associazioni trentine, sono chiamate a sintonizzare i propri progetti con l'agenda internazionale scampando il pericolo dell'autoreferenzialitĂ  e dell'atomizzazione progettuale.

  10 Aprile 2015
Centro per la Cooperazione Internazionale
Forum Trentino per la Pace e i Diritti Umani
Osservatorio balcani e caucaso