Dear, scuole globali: un progetto europeo. Il Trentino in prima fila

Dear, scuole globali: un progetto europeo. Il Trentino in prima fila

Dieci Paesi, 152 scuole, 2.100 insegnanti, 170 organizzazioni coinvolti: queste le cifre del Progetto europeo Scuole Globali, finanziato dalla Commissione Europea per 2,9 milioni di euro, di cui la Provincia di Trento è capofila. Come un vero e proprio programma scolastico, si prevede come materie d’insegnamento dall’educazione allo sviluppo, ai diritti umani, allo sviluppo sostenibile. Poi: educazione alla pace e all’interculturalità, in una dimensione globale dell’educazione alla cittadinanza. L'Educazione alla Cittadinanza Globale (ECG) è, infatti, una prospettiva educativa che emerge dal fatto che oggi la gente vive e interagisce in un mondo sempre più globalizzato. Da qui l’importanza di fornire le competenze per capire le sfide sociali, politiche, culturali e ambientali di oggi e riflettere sul proprio ruolo all’interno di una società interconnessa. Per essere partecipi alla realizzazione di un mondo più equo e giusto.

Il metodo. Il progetto prevede un confronto dialettico basato sulla realtà, sull’apprendimento cooperativo, con discussione e risoluzione dei problemi attraverso anche il confronto fra studenti e insegnanti. Si promuove, inoltre, l’integrazione delle discipline e delle metodologie nei diversi curricola scolastici. Si parte dal primo ciclo d’istruzione (elementari e medie). L'ECG tenderà anche a rafforzare tutti gli obiettivi educativi della scuola: gli alunni della scuola primaria possono così affrontare e fare comprendere questioni controverse e complesse del mondo. Un modo per affrontare gli stereotipi negativi prima che si radichino nelle persone e fornire così una base di conoscenze sui temi più complessi, che saranno approfonditi nelle fasi di studio. Nel programma europeo sono elencati in modo dettagliato gli obiettivi: aprire nuovi spazi di apprendimento e di piena partecipazione delle nuove generazioni alle sfide della cittadinanza globale, facilitando l’acquisizione di competenze e valori per una consapevolezza e comprensione delle interdipendenze globali e la partecipazione attiva a livello locale e internazionale per sradicare la povertà e promuovere la giustizia, il rispetto dei diritti umani e gli stili di vita sostenibili.

Inoltre: definire e promuovere modelli di “Educazione Globale nella scuola†replicabili da scuole inserite in sistemi educativi simili attraverso la creazione di reti locali attraverso 152 scuole europee, le quali in modo strutturato integrano l’Educazione Globale nei curriculum scolastici.

Il programma. L’obiettivo è di sviluppare linee guida e casi studio con le scuole per facilitare l’inserimento delle competenze di ECG nei piani di studio. È previsto, inoltre, il sostegno agli insegnanti nell’inclusione dei temi dell’ECG nella loro pratica didattica, valorizzando le esperienze di associazioni e organizzazioni. Mentre il livello sociale dovrà promuovere la consapevolezza e il sostegno a insegnanti e genitori. Dunque, un progetto ambizioso con l’obiettivo di formare cittadini attivi del mondo, partendo dalla scuola.

Capofila e coordinatrice del progetto è la Provincia autonoma di Trento, in partenariato con il Centro per la Formazione alla Solidarietà Internazionale. Aderisce anche la Regione Marche, assieme alla Comunità Volontari per il Mondo (CVM). Come associati al progetto ci sono la Regione Piemonte e il Coordinamento ONG piemontesi. I Paesi aderenti sono Austria, Bulgaria, Francia, Irlanda, Lettonia, Portogallo, Regno Unito, Repubblica Ceca e Spagna.

  

 

 

 

  26 Gennaio 2015
Centro per la Cooperazione Internazionale
Forum Trentino per la Pace e i Diritti Umani
Osservatorio balcani e caucaso