In Tibet tra terra e cielo

In Tibet tra terra e cielo

Eccoci con nuove iniziative a sostegno di ASIA Trento. Vi proponiamo un ciclo di incontri dal titolo "In Tibet tra Terra e Cielo. Tre incontri dentro la cultura tibetana." 

 

Il primo seminario "NASCERE, VIVERE E MORIRE nella tradizione tibetana" si terrà il 18 e 19 maggio prossimi presso la sala attigua al Caffè Letterario Bookique, in Via Torre d'Augusto n. 29, sarà condotto dal dott. Luigi Vitiello e avrà come argomento LA VISIONE DELLA VITA E DELLA MORTE NEL BUDDHISMO E NELLA MEDICINA TIBETANA.

Nascere, vivere e infine morire sono tre parole che sintetizzano il percorso dell’esistenza umana, e non solo. Ogni cultura si è posta interrogativi di fronte a quello che ancora oggi possiamo chiamare il mistero della vita e della morte e ha tentato di dare delle risposte. Ogni cultura ha sviluppato una medicina per rispondere alle esigenze del corpo e una propria visione del senso della vita e della morte.

Noi vogliamo presentare il punto di vista della medicina tibetana e una lettura del vivere e del morire sulla base della filosofia Buddhista. Per fare questo ci riferiremo a un piccolo ma intenso libro di Choegyal Namkhai Norbu: Nascere, Vivere e Morire secondo la Medicina Tibetana.

 

Il dott. Luigi Vitiello è laureato in Medicina ed è specializzato in psicoterapia. Allievo di Chögyal Namkhai Norbu dal 1977, ha studiato Medicina Tibetana ed è autore di vari articoli e conferenze sulla Medicina Tibetana e sul tema della morte nella tradizione Buddhista. È istruttore di primo livello di Yantra Yoga e insegnante di meditazione. 

La quota di partecipazione a ciascun seminario è di €25. Per i tre incontri €. 60. Giovani fino a 26 anni €. 20.

È necessaria la prenotazione via email

asiatrentonews@gmail.com

Per info T. 3384449323.

Il secondo incontro dentro la cultura tibetana sarà condotto da Chiara Carraro che ci introdurrà allo YANTRA YOGA, lo yoga tibetano del respiro nel movimento e si terrà il 18 e 19 giugno presso la Sala Conferenze della Fondazione Caritro.

Lo Yantra Yoga è una disciplina di millenaria tradizione proveniente dal Tibet, introdotto in Occidente dal Maestro Chögyal Namkhai Norbu alla fine degli anni 70 e giunto sino a noi attraverso un lignaggio puro ed ininterrotto.

Questo sistema di pratica si compone di sequenze di movimenti fisici, esercizi di respirazione e metodi di concentrazione che coinvolgono i tre aspetti dell'individuo: il corpo, l’energia e la mente.

Grazie al focus mentale impariamo a coordinare respiro e movimento corporeo e ad applicare diverse condizioni di respirazione utili per armonizzare l'energia vitale o 'prana'.Il corpo diventa sempre più flessibile e forte, la respirazione più completa e naturale e la mente più attenta e presente. Migliorando lo stato generale di salute e di benessere psicofisico, lo Yantra Yoga aiuta a favorire la calma interiore e a sperimentare uno stato di profondo rilassamento.

Nel 1997 Chiara Carraro inizia a praticare Hatha Yoga metodo Iyengar a Venezia con l’insegnante Annie Toso, approfondendo ed affinando in seguito la pratica a Bologna presso la Scuola il Melograno e sul Lago di Garda nel centro di Dona Holleman.

Nel giugno del 1998 incontra in Austria il Maestro Chögyal Namkhai Norbu di cui inizia a seguire gli insegnamenti Dzogchen.

Nel 1999 nel centro Dzogchen di Merigar West in Toscana partecipa al primo corso di Yantra Yoga con l'istruttore Senior Fabio Andrico, studia ed approfondisce in seguito la pratica di Yantra Yoga con partecipando a numerosi Teacher Training di primo e secondo livello.

Nel novembre del 2016 riceve dal Maestro Chögyal Namkhai Norbu l’autorizzazione ad insegnare il primo livello di Yantra Yoga.

Sempre nel 2016 consegue il diploma per insegnare Harmonious Breathing.

Dal 2015 tiene corsi regolari di Yantra Yoga per adulti e bambini a Venezia e saltuariamente seminari e corsi a Padova, Bologna,Torino.

 

Il terzo incontro dentro la cultura tibetana ci proporrà un workshop di danze su melodie e ritmi tibetani, condotto da Adriana Dal Borgo, insegnante di danze contemplative e metodi per la consapevolezza nel movimento e l’armonizzazione dell’energia.

Khaita significa "Armonia nello spazio".

Le â€œGioiose Danze Khaita†insegnano ad essere consapevoli dei propri movimenti e dello spazio in cui il nostro corpo si muove, presenti a noi stessi che danziamo al ritmo della musica e attenti alla presenza degli altri danzatori, pronti a riconoscere e rispettare la loro dimensione e a intrecciare il nostro percorso con il loro.

Allo stesso tempo, nella danza impariamo ad essere presenti al movimento interno dei pensieri e delle emozioni.

Nel coltivare questa presenza rilassata nel movimento si sviluppano naturalmente l’armonia e la gioia.

La coreografia delle nostre danze è sviluppata sui ritmi e le melodie delle canzoni di giovani cantanti tibetani contemporanei e sulle immagini della vita del “Tetto del mondo" che esse rappresentano, dal contenuto alle volte toccante, alle volte di grande profondità. 

Queste danze testimoniano la vitalità di una cultura millenaria che della felicità di tutti gli esseri e dell’armonia con l’ambiente in cui vivono ha fatto, da sempre, la sua ragion d’essere.

Adriana Dal Borgo, ha un'esperienza ventennale nell'insegnamento di metodi per la consapevolezza nel movimento, l’armonizzazione dell’energia e la pratica della presenza attraverso il suono e la danza.

Dal Maestro Chögyal Namkhai Norbu ha ricevuto l'incarico di insegnare le Danze Gioiose Khaita per far scoprire ai suoi studenti, l'esperienza gioiosa della danza.

 

In allegato il programma:

  locandina eventi [1,46 MB] 
  18 Maggio 2019
Centro per la Cooperazione Internazionale
Forum Trentino per la Pace e i Diritti Umani
Osservatorio balcani e caucaso