Ambiente e sviluppo sostenibile

Ambiente e sviluppo sostenibile

Ambiente e sviluppo sostenibile, idee, strumenti e risorse per valorizzare l’ambiente nel ciclo di progetto

Seminario di approfondimento, Trento, Vicolo San Marco 1, Centro per la Formazione alla Solidarietà Internazionale, 30 gennaio – 14 febbraio

Il passaggio dagli Obiettivi di Sviluppo del Millennio (MDGs) agli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile (SDGs), previsto a partire da settembre 2015, sancisce definitivamente l’ingresso di rilevanti temi ambientali nell’agenda della lotta alla povertà, non più in ottica di salvaguardia settoriale o di addetti al lavoro, bensì in maniera trasversale e sistematica. L’ambiente non è più percepito e trattato soltanto come un limite allo sviluppo ed al benessere ma come un prezioso alleato, perché dalla qualità ambientale e dalla integrità del capitale naturale, con i suoi servizi ecosistemici, dipende la vita stessa di miliardi di persone.

Ma la novità più decisiva, che riguarda tutti gli attori impegnati nella lotta alla povertà, la sostenibilità dello sviluppo e l’equità fra popoli e fra generazioni diversi non può venire realmente garantita se l’attenzione all’ambiente, l’utilizzo di energie pulite, la valorizzazione delle risorse naturali e dei loro preziosi servizi non vengono inseriti a ogni livello: da strategie globali alle politiche di indirizzo sino agli interventi puntuali di cooperazione internazionale, mettendoli al centro delle riflessioni e delle azioni conseguenti.

Nel panorama italiano – anche se a livello normativo il concetto di sostenibilità ambientale e il principio di integrazione ambientale sancito sin dalla Dichiarazione di Rio sono stati recepiti – rimane ancora molto da fare per integrare gli aspetti ambientali in maniera trasversale nel lavoro delle istituzioni, degli esperti ma anche delle organizzazione della società civile. Soprattutto manca una cultura ed una solida formazione pratica sulla materia, che è ancora erroneamente vista come riservata ai soli specialisti.

Il seminario proposto risponde in maniera fattiva a questa carenza formativa. Introduce dapprima i concetti e i principi dell’integrazione ambientale e poi guida i partecipanti ad acquisire strumenti pratici di integrazione ambientale, da applicare nella gestione di qualsiasi progetto di sviluppo, in qualunque settore tematico. I partecipanti saranno quindi messi in grado di arricchire qualunque progetto con gli importanti valori aggiunti garantiti dalla sostenibilità, dalla valorizzazione delle potenzialità ambientali ed energetiche, dalla qualità ambientale in genere.

OBIETTIVI

  • Fornire una panoramica esaustiva dell’integrazione ambientale dentro i progetti di cooperazione internazionale, approfondendo sia i principi e metodi sia gli strumenti applicativi.
  • Far sperimentare in concreto l’utilizzo degli strumenti applicativi con diretto riferimento alla gestione del ciclo di progetto, in particolare per le attività di monitoraggio e di valutazione.
  • Offrire una specifica opportunità qualificare le proprie conoscenze e abilità progettuali, spendibili poi concretamente.

PROGRAMMA

Venerdì 30 gennaio 2015 | ore 09.00 – 17.00

Sabato 31 gennaio 2015 | ore 09.00 - 13.00

L’idea base: l’ambiente alleato della cooperazione internazionale

Introduzione: ambiente, povertà, cooperazione internazionale. L’integrazione ambientale: teoria e prassi nel contesto internazionale

Passare all’azione: l’ambiente dentro i progetti di sviluppo

L’integrazione ambientale nell’approccio progettuale e nel metodo del Quadro Logico. Gestire la progettualità (PCM) con integrazione ambientale

Venerdì 13 febbraio 2015 | ore 09.00 - 17.00

Sabato 14 febbraio 2015 | ore 09.00-13.00

Verificare per finalizzare: monitoraggio, valutazione e road map verde

La verifica progettuale: focus su monitoraggio e valutazione con integrazione ambientale. Gestire il cambiamento: dall’analisi all’azione con una precisa road map

Valutazione del seminario

DESTINATARI

Studenti e neolaureati, operatori professionali e volontari di organizzazioni operanti nella solidarietà internazionale, funzionari di enti locali che si occupano di definizione, implementazione e valutazione di progetti.

Requisito di ingresso è la conoscenza del ciclo di progetto, dell’approccio metodologico e dei relativi strumenti.

METODOLOGIA

In aula si alterneranno presentazioni del docente, esercitazioni e dibatti, lavori di gruppo.
Tra i due moduli in presenza è previsto un lavoro individuale e/o consortile a distanza, con un impegno complessivo di circa 6 ore, al fine di elaborare i contenuti trattati in aula, approfondire in maniera personalizzata le conoscenze e sperimentare l’utilizzo degli strumenti presentati; si tratterà di un’esercitazione su un caso studio.
A chiusura del seminario è prevista una prova di verifica dell’apprendimento e immediata restituzione.

ISCRIZIONI

Il seminario sarà attivato con un minimo di 10 ed un massimo di 20 partecipanti.
In caso di selezione verrà data precedenza a chi ha seguito presso il Centro corsi di formazione sul tema del Project Cycle Management.
Verrà rilasciato un attestato a chi avrà partecipato almeno all’80% delle ore a programma.

Contatti Michela Bortoli - michela.bortoli@tcic.eu - +39 0461 093032

Dove Trento, Vicolo San Marco 1

Quando 30 gennaio 2015 - 14 febbraio 2015
Durata 24 ore in presenza + circa 6 ore di lavoro a distanza

Destinatari: Studenti e neolaureati, operatori professionali e volontari di organizzazioni operanti nella solidarietà internazionale, funzionari di enti locali che si occupano di definizione, implementazione e valutazione di progetti.

Costo 50,00 Euro

Iscrizioni corso7 gennaio 2015 - 22 gennaio 2015

Formatori

Lo staff di progettazione e conduzione è composto da:
Massimo Zortea, formatore, avvocato ambientale ed esperto di cooperazione internazionale. Docente di Metodologie di Cooperazione Internazionale e di Progettazione allo Sviluppo con integrazione ambientale all’Università di Trento. Collabora con diversi enti di formazione professionale sull’ambiente. Alice Tomasoni, tutor, laureata in Relazioni Internazionali e Diritti Umani all’Università di Padova, è volontaria di Operazione Colomba dal 2009 ed è stata Operatrice di Pace in Colombia, Albania e Kossovo. Michela Bortoli, coordinatrice del corso, Centro per la Formazione alla Solidarietà Internazionale.

PER INFORMAZIONI

Per ulteriori informazioni e per iscriversi si veda la pagina dedicata al corso.

  30 Gennaio 2015
Centro per la Cooperazione Internazionale
Forum Trentino per la Pace e i Diritti Umani
Osservatorio balcani e caucaso